Il peso corporeo è un dato a cui tutti possiamo ricorrere facilmente. Basta una bilancia e quel numero che vediamo fa scaturire in noi una reazione: è inevitabile. Diciamo frasi come: “sono ingrassato”, “sono dimagrito”, “non è cambiato niente”. Eppure la bilancia non ha in mano tutta la verità. I termini “ingrassare e dimagrire” fanno riferimento a un cambiamento della massa grassa, ma la bilancia pesa il nostro corpo e il nostro corpo non è fatto solo di massa grassa! Ecco quindi che caratterizzare il peso corporeo non solo in termini di peso, ma anche di massa grassa, massa magra, acqua corporea diventa utile per caratterizzare la composizione corporea e definire l’obiettivo ponderale adeguato per garantire un buono stato di salute.
Per questo la valutazione della composizione corporea che effettuo nel mio studio si avvale di diverse metodiche che comprendono l’antropometria, la plicometria e l’impedenziometria.
L’antropometria include la misura di peso, altezza e circonferenze.
Il peso viene misurato mediante una bilancia a pesi mobili, mentre l’altezza mediante uno stadiometro. La misura di peso e altezza permette di calcolare l’indice di massa corporea (IMC o BMI-Body Mass Index) con il quale possiamo identificare, seppur con certi limiti, se il soggetto è in una condizione di sottopeso, normopeso, sovrappeso o obesità.
Mediante un metro a nastro vengono misurate la circonferenza del braccio, del polso e del giro vita. Quest’ultima misurazione diventa di particolare interesse metabolico. E’ dimostrato infatti che una circonferenza della vita superiore a 80 cm, nella donna, e a 94 cm, nell’uomo, è associata a un maggiore rischio di malattia cardiovascolare. Un eccesso di grasso addominale è infatti associato a un eccesso di grasso viscerale, tessuto in grado di liberare molecole infiammatorie che possono favorire l’insorgenza di diabete e processi di aterosclerosi. La misura della circonferenza vita diventa pertanto un target antropometrico di primaria importanza nella dietoterapia.
La plicometria è una metodica che si avvale del plicometro. Il plicometro è una specie di pinza che permette di misurare lo spessore di grasso sottocutaneo (strato di grasso che si colloca tra la pelle e muscolo): vengono di norma misurate 4 pliche in quattro siti (bicipite, tricipite, sotto la scapola e sopra la cresta iliaca). Le misure delle pliche di grasso sottocutaneo conducono poi al calcolo della percentuale di massa grassa corporea. Conoscere la percentuale di massa grassa corporea permette di capire se il peso misurato sulla bilancia è caratterizzato da un eccesso di massa grassa oppure no. L’applicazione di questa metodica diventa pertanto fondamentale nel definire l’obiettivo ponderale.
L’impedenziometria è invece una metodica che permette di misurare l’impedenza, ossia la resistenza che una corrente elettrica a bassa potenza e altra frequenza incontra nell’attraversare i fluidi biologici. La corrente viene veicolata da elettrodi in gel posti sulla mano e sul piede. Questo tipo di misurazione permette di avere informazioni sulla composizione corporea a partire dal contenuto di acqua corporea in termini di acqua totale, acqua intracellulare e acqua extracellulare. L’esame non può essere condotto in soggetti portatori di pacemaker o di protesi metalliche.
La valutazione della composizione corporea è inclusa in tutti i miei piani di intervento dietoterapico.
Tuttavia se un soggetto volesse rivolgersi a me solo per la valutazione della composizione corporea senza elaborazione di un piano alimentare è possibile farlo. Di seguito i costi:
Antropometria (peso, altezza, circonferenze): 20 euro
Plicometria: 30 euro
Impedenziometria: 40 euro
Valutazione della composizione corporea (antropometria + plicometria + impedenziometria): 70 euro